Anche su Titano, la luna di Saturno, e nella costellazione di Orione c’è dell’acqua. Se ne sono accorti i ricercatori dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea scrutando lo spazio dall’osservatorio a raggi infrarossi ISO. Secondo gli studiosi, non si tratterebbe di eventi eccezionali, anzi, nello spazio interstellare si troverebbero enormi quantità del prezioso liquido. I ricercatori hanno individuato vapori acquei intorno a stelle morenti, a stelle appena nate e nelle atmosfere di diversi pianeti. Secondo Roger Bonnet, direttore scientifico dell’Esa, “la scoperta di vapori acquei nell’atmosfera di Titano indicherebbe che le attuali condizioni del pianeta sono le stesse nelle quali si sviluppò la vita sulla terra”. Tanto che, conclude lo studioso, “basterebbe riscaldare un po’ l’atmosfera di Titano per avere delle forme di vita”. Ciò che stupisce gli astronomi non è tanto la presenza di acqua, ossigeno e idrogeno infatti sono elementi largamente presenti nello spazio, ma la vastità di questi oceani: solo nella via lattea l’acqua occuperebbe l’equivalente di decine di migliaia di soli. Proprio la mole di vapore acqueo presente intorno ai pianeti più distanti dalla terra avvalorerebbe l’ipotesi che siano state le comete a portare l’acqua sul nostro pianeta.(red)
