Un farmacista lancia l’allarme ragno violino a Roma, dove sembra che negli ultimi giorni ci sia stato un crescendo di casi, con persone che si presentavano in farmacia mostrando ferite infette, prurito e dolore. La zona interessata è quella dei quartieri sud della capitale e, come è doveroso precisare, siamo lontani da una situazione di emergenza.
Il nome scientifico è Loxosceles rufescens, e si tratta di un ragno dalle dimensioni ridotte e il corpo dalla forma schiacciata, di colore marrone-giallastro. Presenta una chiazza sulla parte superiore del corpo la cui forma ricorda l’omonimo strumento musicale. A fronte del piccolo corpo (7mm per i maschi, 9mm per le femmine), il ragno violino ha delle zampe piuttosto lunghe che possono arrivare a 4-5 cm e ha solamente sei occhi.
Il ragno violino non è una novità in Italia. È fra le specie di ragni autoctoni (sette in tutto), vive all’esterno in estate e trova riparo all’interno di fessure, porte, finestre e tessuti d’inverno. È bene fare attenzione, soprattutto nei mesi freddi, a indumenti lasciati all’aperto o poco utilizzati, come scarpe, giacche e anche lenzuola. Non è un ragno aggressivo, al contrario, è piuttosto pauroso e tende a nascondersi e a fuggire in presenza dell’uomo. Attacca solo se messo alle strette, schiacciato dal corpo umano o infastidito dal contatto con esso.
Il morso del ragno può rimanere indolore per diverse ore, prima della comparsa dei sintomi. Nella maggioranza dei casi il morso provoca solo arrossamento, prurito, irritazione e sensazione di formicolio. Talvolta, dopo circa 48-72 ore, la ferita può infettarsi e ulcerarsi. Il veleno del ragno violino, infatti, è di tipo necrotizzante, il che significa che spesso l’area cutanea prossima al morso sviluppa necrosi e va pulita accuratamente, ricorrendo, nei casi più gravi, a un piccolo trattamento chirurgico. L’allarmismo rispetto alla gravità del morso del ragno violino, e ai conseguenti rischi, dati alla mano, sembra poco giustificato: innanzitutto non è detto che ad ogni morso corrisponda una iniezione di veleno. Questo avviene circa nel 40 per cento dei casi. Per quel che riguarda la gravità del morso, poi, in Italia le morti registrate sono rare e spesso riguardano persone con gravi malattie preesistenti.
Non esistono antidoti specifici al veleno del ragno violino. La prima raccomandazione è quella di lavare abbondantemente con acqua e sapone l’area in cui si è stati morsi. E, se si riesce a catturare il ragno, è bene conservarlo e portarlo al centro veleni per farlo analizzare se i sintomi peggiorano. Nel caso in cui le lesioni siano significative vengono prescritti antibiotici e cortisonici, mentre negli altri casi (la maggioranza) è sufficiente pulire accuratamente la ferita, e monitorarne il decorso. Solo nei casi più gravi, se si nota che la zona centrale in della ferita diventa scura, ad esempio, o se compaiono febbre e rash cutaneo, è bene recarsi al pronto soccorso e cominciare una terapia farmacologica.
Via: Wired.it
Credits immagine: Di Antonio Serrano GPL via Wikipedia
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