Perché il melanoma maligno resiste alle terapie anticancro? La colpa è di un gene, chiamato Mitf, che rende “immortali” i melanociti della pelle, ovvero le cellule pigmentate che ci proteggono dai raggi solari. Anche quando degenerano e si trasformano in cellule tumorali. La scoperta, pubblicata questa settimana su Cell, è dei ricercatori del Dana Farber Cancer Center di Boston. “Il melanoma”, spiega David Fisher, “è responsabile del 79 per cento dei decessi per cancro della pelle, nonostante la sua bassa incidenza”. Solo il 4 per cento dei tumori della pelle è causato dal melanoma maligno. Con una tecnica che studia migliaia di geni contemporaneamente, i ricercatori hanno identificato il Mitf e hanno scoperto che questo, interagendo con altri geni dei melanociti, è in grado di bloccare il processo di morte cellulare che si innesca naturalmente in caso di danni al Dna. I melanociti, continuamente bombardati dai raggi ultravioletti, sono particolarmente esposti a questo tipo di danno e hanno perciò bisogno di una speciale protezione. Tuttavia uno schermo troppo efficace fa sì che le cellule non muoiano mai, neanche quando il loro ciclo è così alterato da dare origine al melanoma. Secondo i ricercatori, il Mift è coinvolto sia nella resistenza alla morte cellulare che nel processo di pigmentazione. “Questa doppia funzione”, puntualizza Fisher, “se è benefica per i normali melanociti, può conferire proprietà di ‘super sopravvivenza’ al melanoma, impedendo il successo delle terapie.” (f.n.)
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