La chiamano donazione universale ed è il frutto di una ricerca condotta alla University of Southern California. Si tratta di una nuova tecnica che permetterebbe di rendere le cellule del sangue compatibili con qualsiasi gruppo sanguigno. Il meccanismo è semplice: si costruisce attorno alle cellule del sangue donato un rivestimento di polimeri, che le nasconde al sistema immunitario del soggetto ricevente, impedendogli così di riconoscerle come estranee. “L’obiettivo della ricerca”, spiega Timothy Fisher, professore della scuola di medicina dell’università californiana, “è quello di applicare questo rivestimento a tutto il sangue donato, prima della trasfusione, in modo da convertire ogni unità di sangue nel tipo universale”. Il rivestimento di polimeri sarebbe simile alla sostanza usata per costruire le lenti a contatto e funzionerebbe come una barriera, permettendo comunque il passaggio dell’ossigeno e delle molecole. Gli scienziati, tuttavia, stimano che la sperimentazione su soggetti umani non sarà avviata prima di cinque anni. (m.be.)
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