Il morbo di Parkinson sarebbe determinato nel 75 per cento dei casi da fattori ambientali e solo nel 25 per cento da fattori genetici. In particolare sarebbe dimostrato lo stretto legame tra l’esposizione prolungata agli idrocarburi solventi – come quelli contenuti negli erbicidi, nelle vernici o nei pesticidi – e la contrazione del morbo. Sono questi i principali risultati di una ricerca patrocinata dall’Istituto per il Parkinson di Milano e condotta dai neurologi Margherita Canesi e Angelo Antonini. Lo studio, che sarà pubblicato domani sulla rivista Neurology, dimostrerebbe quindi che tutti coloro che lavorano a stretto contatto con queste sostanze – come operai, giardinieri e verniciatori – hanno una maggiore probabilità di contrarre la malattia. Ma non è tutto. Secondo alcuni legali americani, che hanno già contattato gli autori dello studio, la presenza di idrocarburi alifatici, alogenati, aromatici, polimeri e di altre sostanze nocive negli ambienti di lavoro, potrebbe costituire la base per intentare cause contro le aziende che li utilizzano. (ma.gia)
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