Un processo poco romantico, quello della saltazione, che porta i granelli di sabbia a spostarsi nello spazio e a levigare e scolpire le rocce dei paesaggi desertici. Che sarebbe determinato (oltre che dal vento), soprattutto da forze elettrostatiche. A dimostrarlo sono stati due ricercatori dell’Università del Michigan, il cui studio è apparso su Physical Review Letters. Prendendo in considerazione sia la forza del vento che quella elettrostatica, i due scienziati sono riusciti a sviluppare un nuovo modello in grado di rappresentare i fenomeni osservati in natura, finora non del tutto compresi.
I ricercatori hanno dimostrato che la saltazione è causa e conseguenza della formazione di campi elettrostatici molto intensi, provocati dallo sfregamento delle particelle contro una roccia o il suolo. “Abbiamo scoperto”, racconta Nilton Renno a capo dello studio, “che quando queste particelle si sfregano contro una roccia, la superficie di questa si carica positivamente, mentre la sabbia diviene negativa. L’attrazione elettrica può diventare così forte da sollevare le particelle anche in assenza di vento e farle continuare a rimbalzare contro la superficie”. L’intensità di questo fenomeno finora era stata soltanto ipotizzata. I due ricercatori americani sono riusciti a confermare tale ipotesi dimostrando che la saltazione può persino raddoppiare il numero delle particelle “che saltano” e costringerle a muoversi più vicine alla superficie bersaglio. Il nuovo modello teorico sviluppato, dunque, giustificherebbe le discrepanze riscontrate tra le misurazioni eseguite in natura e le previsioni.
“Conosciamo meglio, ora, i processi fisici con cui le polveri si muovono nell’atmosfera. Così dovremmo essere in grado di migliorare i modelli climatici e meteorologici, tenendo conto di tutte le forze che le regolano”, dichiarano gli autori. “Le polveri minerali e le particelle che si originano da combustibili fossili, infatti, sono entrambe interessate dal processo di saltazione e possono influenzare la temperatura sulla Terra bloccando o assorbendo i raggi del Sole”. (s.m.)
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più