Potrebbe toccare a una studentessa dell’Università dell’Arizona, Laura K. Reed, essere la prima testimone oculare della nascita di una nuova specie. Insieme al suo supervisore, Therese Markow, Reed ha infatti studiato le modalità di riproduzione di alcune mosche della frutta che vivono nei cactus in decomposizione nel deserto. Secondo Reed, che ha pubblicato il suo studio su Proceedings of the National Academy of Science, due famiglie di questi insetti, chiamate Drosophila mojavensis e Drosophila arizonae, sarebbero in procinto di differenziarsi in due diverse specie. Questo processo, chiamato speciazione , avviene quando due gruppi di una stessa specie non si riproducono più tra loro, smettono di scambiarsi il patrimonio genetico e intraprendono così strade evolutive separate. Ma i biologi prima d’ora non sono mai riusciti a osservare che cosa dà inizio all’isolamento riproduttivo. La difficoltà è nel cogliere la scissione genetica quando questa è ancora in preparazione, per capire quali fattori intervengano nel determinarla. Le due studiose hanno fatto accoppiare in laboratorio le due popolazioni di mosche della frutta osservando che, anche in condizioni ottimali, non sempre gli incroci erano fertili. Questa parziale capacità di riproduzione tra le due popolazioni suggerirebbe che queste stanno divergendo e diventeranno due specie separate. Il prossimo compito di Laura Reed sarà individuare i geni che stanno determinando la speciazione. Questo potrebbe essere un passo fondamentale nella comprensione dei meccanismi che determinano la biodiversità.
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