Sì alla conservazione autologa

Anche in Italia sarà possibile conservare il sangue del cordone ombelicale per uso autologo, quindi, per i propri bambini e familiari. Oggi è vietato farlo, salvo chiedere autorizzazione per consegnarlo a una banca privata all’estero. Ma nel Milleproroghe, approvato al Senato, c’è una norma che apre all’autologa, e dà tempo fino al giugno 2008 per regolarne le modalità.

“Finalmente l’Italia si allinea agli altri Paesi”, gioisce la radicale Donatella Poretti. Il testo approvato dal Senato il 27 febbraio scorso è quello inviato dalla Camera, che aveva recepito un emendamento (firmato dai radicali) nelle commissioni Finanze e Affari costituzionali, col parere favorevole del Ministero della salute. “La formula di compromesso adottata”, spiega Poretti “è quella dell’autologa solidale, che permetterà di conservare il cordone in strutture pubbliche o anche private, senza oneri per il Servizi sanitario nazionale”. Il prerequisito sarà “il previo consenso ad una successiva donazione per trapianto in caso di necessità”. Una formula di equilibrio, insomma, tra una donazione solidale e una conservazione privata. Una novità importante anche per le banche specializzate nella crio-conservazione: “Un’opportunità economica e di crescita anche per le strutture pubbliche e private”, sottolinea Poretti, “che potranno trarre profitti da un gesto importante come quello della conservazione di queste preziose cellule, vere e proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi”.

Il Milleproroghe rimanda, per la regolamentazione e per il coordinamento tra Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue, a un decreto da emanare entro il mese di giugno: decreto che dovrà dare corpo anche a quella rete di banche pubbliche e private per la conservazione del cordone, già prevista dalla legge sul sangue (219/2005). “Occorrerà vigilare”, conclude Poretti, “perché a maggio scadrà l’ordinanza ministeriale che vietava la conservazione autologa in Italia e la consentiva all’estero, un’ordinanza che non avrà più senso rinnovare”. (DIRES-DIRE)

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