Categorie: Spazio

Stella, come ti chiami?

Dotati di un buon telescopio e di un po’ di fortuna si potrebbero osservare, da qualche parte nelle profondità del Sistema solare, Paul Mc Cartney, George Harrison e Ringo Starr incrociarsi con Luciano Pavarotti. Che qualche discografico sia riuscito nella mirabolante impresa di far duettare i reduci dei mitici “Fab Four” con “Big Luciano” in un concerto davvero spaziale? Purtroppo (almeno per noi fan) no. Più semplicemente, i nomi di questi personaggi, e di moltissimi altri, sono serviti a battezzare gli oltre 7.500 pianetini, asteroidi e corpi minori che orbitano ai confini del Sistema solare.

Chiunque osservi per la prima volta un oggetto celeste lo deve segnalare al Central Bureau for Astronomical Telegrams dell’Osservatorio astronomico di Harvard. Una volta verificata l’originalità della scoperta, l’ufficio provvede a dare un nome al nuovo oggetto e accreditare la scoperta agli autori. Ma accanto al nome tecnico assegnato dall’ufficio secondo un criterio numerico preciso, ogni scopritore ha diritto di proporne uno “per gli amici”. E qui la fantasia degli astronomi si scatena, rivelando a volte passioni, gusti e interessi degli scienziati. All’osservatorio di La Silla (Cile), per esempio, devono essere cultori della filosofia dato che dall’87 al ‘90 hanno scoperto, e battezzato, nell’ordine Hume, Locke, Hobbes, Nietzsche, Schopenauer e Kant. Poi sono passati alla letteratura francese con Marguerite Yourcenar nel ‘92 e Paul Verlaine l’anno successivo.

All’osservatorio di Monte Palomar sono invece più inclini alla pittura. Accanto a due giganti come Brunelleschi e Donatello, troviamo infatti Degas, Cezanne, Monet e Renoir. Senza comunque dimenticare la letteratura, “difesa” da Kafka, Milton e Keats. Gli astronomi di Heidelberg, per restare sul sicuro, hanno scelto Beethoven e Bach, e la passione germanica per la musica è confermata dalle scelte dell’osservatorio di Tautenburg, che presenta Strauss, Puccini, Stravinsky e Vivaldi. Nell’osservatorio di Anderson Mesa (Usa) devono lavorare non pochi appassionati dei libri di Conan Doyle. I “loro” pianetini si chiamano infatti Sherlock Holmes, Moriarty e Dottor Watson.

L’elenco potrebbe continuare lunghissimo, ma per ora ci fermiamo qui. Solo qualche ultima chicca sparsa: Evita, Santana, Fellini, Asimov e un pianetino che si chiama United Nations.

Admin

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

4 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

7 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

2 settimane fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più