Spazio

Perseidi, quando è meglio cercarle nel cielo quest’anno

Dovrebbero arrivare tra un po’, almeno per la maggior parte delle persone, abituate a collegarle alle serate di agosto. Loro però, le stelle cadenti delle Perseidi, ci sono già. Uscendo fuori in queste serate estive infatti potreste beccarne qualcuna, e il consiglio è di farlo già ora, o comunque non solo nelle notti intorno al loro massimo. Perché poi potreste rimanere un po’ delusi.

Le Perseidi infatti quest’anno al loro picco potrebbero non essere così spettacolari (anche se sulla carta, come sciame in sé, lo rimangono, con fino a 100 meteore l’ora stimate). Colpa del nostro satellite che il 12 agosto entra in fase di Luna piena, proprio in contemporanea con il massimo dello sciame (previsto tra il 12 e 13 agosto), ricorda il gruppo divulgazione dell’Unione astrofili italiani (Uai). Ecco perché spendere tempo a cercare nel cielo varrebbe la pena già da ora: lo sciame è infatti attivo dalla metà del mese di luglio, insieme alle Cignidi, alle gamma Draconidi, alle alfa Capricornidi o alle delta Acquaridi, per citarne alcuni, come mostra la pagina dedicata alle meteore curata dall’Uai.

Le Perseidi rimarranno visibili fin verso la fine di agosto, tempo dunque per cercarle ce n’è, anche se nella guida messa punto dall’astronomo Gianluca Masi del Virtual Telescope per l’osservazione si ricorda come, dopo il massimo, le stelle cadenti abbiano un rapido crollo.

Se vorreste dunque aumentare le chance di osservarle e onorare al tempo stesso la tradizione osservando le stelle cadenti a cavallo di San Lorenzo, un’idea potrebbe essere quella di partecipare all’evento organizzato da specialisti, come il Virtual Telescope appunto che per le 3 della mattina del 10 agosto ha giusto in programma un‘osservazione condivisa in diretta. L’intenzione è di acciuffare quante più meteore prima che la Luna disturbi troppo e nella seconda parte della notte, vicino l’alba, il momento è il migliore spiega Masi.

Credits immagine: Austin Schmid on Unsplash

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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