E’ una tecnica che apre nuove strade alla biologia molecolare: usare la luce per attivare e disattivare i geni. E’ stata sperimentata da un gruppo di ricercatori di Berkeley, Università della California, su cellule di lievito. Fino ad oggi gli scienziati ricorrevano al calore o a sostanze chimiche per attivare un gene in un momento specifico e in un particolare tessuto. Sulle pagine di Nature Biotechnology, invece, Peter Quail e colleghi hanno mostrato che anche il mutamento della luce che attraversa una cellula può provocare un cambiamento di stato dei suoi geni. Di più: rispetto alle tecniche precedenti, la luce garantisce una minore invasività e una maggiore selettività del bersaglio. Lo studio si basa sull’osservazione che cellule di lievito virano al blu dopo l’esposizione a luce rossa, ma tornano al loro naturale stato incolore se colpite da un fascio di luce lontano dal rosso. E’ quindi la luce stessa che provoca l’attivazione e la successiva inattivazione dei geni responsabili della colorazione della cellula. Questa tecnica, spiegano i ricercatori, sarà presto usata anche su cellule animali. (s.l.)
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