Salute

Ecco le tinte per capelli naturali, dal ribes nero

Tinte per capelli completamente naturali, dagli scarti di ribes nero prodotti nella produzione dei succhi di frutta: si tratta di una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il mondo delle tinte per capelli e che è stata appena descritta in uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.

La maggior parte delle tinte permanenti per capelli, utilizzate ogni giorno da migliaia di persone, è sintetica e viene prodotta a partire da composti chimici derivati dal petrolio. Questo elementi possono causare reazioni allergiche ed, in generale, possono irritare il cuoio capelluto (alcuni scienziati sostengono inoltre che alcune di queste sostanze potrebbero essere cancerogene). Questo vale anche per alcuni dei coloranti utilizzati nelle tinte semi-permanenti, solitamente considerate meno dannose, e nelle opzioni che vengono considerate più naturali, come l’henné (il colorante principale dell’henné è il lawsone, classificato come non sicuro dal Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori dell’UE). Non bisogna inoltre trascurare gli effetti che le tinte per capelli possono avere sull’ambiente, considerato che una grande quantità di queste finisce negli scarichi di docce, vasche da bagno e lavandini.

Durante lo studio, Richard Blackburn e il suo team dell’Università di Leeds si sono occupati di studiare alternative naturali alle tinte sintetiche, possibilmente con un processo di produzione sostenibile: “A causa dei rischi e delle preoccupazioni associate alle tinture tradizionali, volevamo sviluppare alternative biodegradabili per minimizzare potenziali rischi per la salute e offrire un’altra opzione per i consumatori.”

La nuova tecnologia consiste nell’estrazione degli antociani, i pigmenti che danno il colore a bacche, fiori e molti frutti e verdure, a partire dalla bucce di ribes nero, che contengono grandi quantità di questi pigmenti e che vengono scartate durante la produzione dei succhi di frutta. “Gli antociani non sono tossici, sono solubili in acqua e sono responsabili per colori quali il rosa, rosso, viola e blu,” ha spiegato Blackburn, aggiungendo che vengono già ampiamente utilizzati come coloranti naturali per gli alimenti. Questi pigmenti, inoltre, sono in grado di creare un legame forte con le proteine, di cui i capelli sono principalmente composti.

Anche il processo con cui queste tinte vengono sintetizzate, precisano i ricercatori, è completamente naturale: il pigmento è estratto dalle bacche con un processo che utilizza solamente acqua e speciali filtri, e in nessuna parte del processo sono coinvolte sostante tossiche o composti chimici potenzialmente dannosi per la salute o per l’ambiente. Grazie a questa nuova tecnologia, i ricercatori sono riusciti a creare tinte per capelli rosse, viola e blu e, se combinate con una tinta gialla (sempre naturale), si possono ottenere un gran numero di altri colori, tra cui il marrone. Le tinte resistono per circa 12 lavaggi, la stessa durata delle tinte semi-permanenti disponibili in commercio. Gli scienziati stanno ora lavorando con una compagnia fondata dall’Università di Leeds per mettere in produzione le tinte entro quest’estate.

Riferimenti: Journal of Agricultural and Food Chemistry

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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