“È stata realizzata la clonazione del ratto”. Questo è l’annuncio dato dall’Istituto francese per la ricerca agronomica, guidato da Jean-Paul Renard già noto per la prima clonazione di un coniglio. L’équipe coordinata da Qi Zhou, biologo e accademico cinese, è riuscita ad arricchire, con il ratto, la “fattoria dei cloni” utilizzando una tecnica che ha consentito di controllare lo stadio di evoluzione degli oociti del ratto, ritardandolo, oltre i naturali sessanta minuti, tanto da poterlo perfettamente sincronizzare con la successiva fase della clonazione, il trasferimento nucleare somatico cioè la fusione del nucleo della cellula adulta con la cellula uovo enucleata. I ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio su Science, sono convinti che questo risultato consentirà di ottenere ratti geneticamente modificati, tali da poter essere utilizzati come modelli attendibili per lo studio di malattie umane come l’ipertensione, il diabete e i disturbi neurologici. (p.d.a.)
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