Tutto il pianeta minuto per minuto

Ogni secondo il contatore scatta e avanza di poco più di due unità. E ogni scatto significa che un’area vasta quanto due campi da calcio di foresta vergine è satata abbattuta, o bruciata, o spianata dai caterpillar. Comunque è perduta per sempre. Siamo nel sito Internet del Rainforest Action Network (Ran), un’organizzazione ambientalista che difende l’esistenza delle foreste tropicali e i diritti delle persone che vi abitano, nella pagina dedicata ai ritmi della deforestazione. Certo, il contatore è una simulazione che procede in base al ritmo medio di distruzione della foresta calcolato dagli esperti del Ran. Ma il suo avanzare inesorabile lascia comunque un senso di inquietudine: sotto i nostri occhi viene misurato in tempo reale lo scempio cui stiamo sottoponendo il nostro pianeta. E se quel contatore potesse correre per tutto un anno, alla fine misurerebbe una superficie più estesa della Polonia.Ma il sito “in diretta” del Ran non è un esempio isolato. Sono sempre più numerose le pagine Internet che forniscono dati, misure o addirittura immagini sullo stato della Terra. Insomma una rete di sonde, telecamere e “termometri” che, istante per istante ci mostra statistiche e scorci del nostro pianeta.Allo scadere dei mille giorni che ci separano dal 2000 il Wwf ha lanciato, anche su Internet, la campagna “The Living Planet” per la salvaguardia della natura nel prossimo secolo. Oltre a un conto alla rovescia che indica giorni, ore, minuti e secondi che mancano all’inizio del Terzo millennio, la pagina web della campagna riporta un contatore che indica i dollari spesi ogni istante nel traffico illegale di animali selvatici protetti e un altro, non sempre attivo, che misura il ritmo di estinzione delle specie viventi (addirittura 137 al giorno, secondo alcuni esperti).Per quanto riguarda il livello dell’inquinamento atmosferico c’è, per esempio, il sito inglese della National Air Quality Information Archive che tutti i giorni riversa in rete i dati delle stazioni di rilevamento delle principali città della Gran Bretagna. Il sito riporta le tabelle con i livelli medi, ora per ora, dei principali agenti inquinanti e contiene anche una fornitissima banca dati sulla situazione degli anni passati.Numerosi sono i siti in cui trovare le fotografie prese dai satelliti che seguono l’andamento delle condizioni meteorologiche. Tra questi, particolarmente completo e “interattivo” è lo svizzero Earth and Moon Viewer che lascia all’utente la possibilità di sceglire numerosi parametri dell’immagine che desidera visualizzare. Si può selezionare un’immagine elaborata “a planisfero”, centrata sulle coordinate desiderate, con o senza la copertura delle nuvole, che evidenzi o meno la linea di separazione giorno-notte. Si può anche visualizzare l’ingrandimento di una particolare regione semplicemente cliccando sulla mappa, oppure scegliere da una lista di satelliti, tra cui la Mir e lo Hubble Space Telescope, il punto di ripresa preferito.Un capitolo a parte è quello delle web-cam, l’ultima moda nel settore “in diretta da Internet”. Si tratta di piccole telecamere fisse che riversano in rete ciò che riprendono. Il sito EarthCam fornisce un indice completo e aggiornato sulle web-cam sparse nei quattro angoli del mondo classificate in base al tipo di soggetto inquadrato, animali, paesaggi, città e così via. Così sul sito del Discovery Channel si può trovare una telecamera che inquadra una parte della vasca di Keiko, l’orca protagonista del film “Free Willy”: se siete abbastanza fortunati da collegarvi quando Keiko decide di passare davanti all’obiettivo potrete seguire le sue evoluzioni. Una web-cam italiana è stata invece installata dal Cnr sulle pendici dell’Etna e ogni 30 secondi fornisce una nuova immagine del vulcano. Purtroppo, nei momenti di maggior affollamento della rete, non c’è il tempo di caricare completamente un’immagine prima che inizi automaticamente il collegamento per l’immagine successiva.Un altro settore piuttosto affollato è quello delle web-cam per il controllo delle condizioni di traffico. Il sito News Channel 4 per esempio ha predisposto lo Skycam Network, una rete di telecamere nei punti nevralgici di New York. Per ora il sistema è in allestimento e le immagini vengono aggiornate saltuariamente, ma presto dovrebbe partire l’aggiornamento ogni due minuti circa. Insomma, ai cittadini delle metropoli americane una rapida navigata su Internet potrebbe presto risparmiare lunghe ore intrappolati negli ingorghi del traffico.

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