Una buona notizia per le future mamme: è allo studio un nuovo tipo di test prenatale per diagnosticare eventuali anomalie genetiche sul futuro nascituro. I medici del reparto di ostetricia dell’Università del Maryland stanno sperimentando una nuova tecnica a ultrasuoni, basata sulla rivelazione del flusso sanguigno della nuca del feto. Le cui eventuali irregolarità sono infatti correlate a malformazioni cardiache o ad anomalie di tipo genetico, come la sindrome di Down. Quest’esame costituisce un’alternativa all’unico test finora disponibile, l’amniocentesi, cui una donna in gravidanza si sottopone sempre “con il fiato sospeso”. Il test infatti consiste nel prelevare del liquido amniotico dalla sacca della placenta. L’ago introdotto può però perforare l’involucro, causando così delle infezioni al feto. Il nuovo tipo di esame – che viene eseguito tra la decima e la quattordicesima settimana di gestazione – è invece meno invasivo del primo, più economico, più veloce da farsi, ma soprattutto meno rischioso. (f.t.)
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