Un bio-sonar ad alta definizione

Il sonar dei pipistrelli è di gran lunga superiore a qualsiasi dispositivo analogo creato dall’uomo. Da uno studio condotto da ricercatori della Brown University è risultato che questi animali possono distinguere oggetti distanti tra loro frazioni di millimetro, e ad una velocità impensabile per la nostra tecnologia. Per esempio, possono distinguere tra due echi che arrivano quasi nello stesso momento in circa due – tre milionesimi di secondo, mentre i sonar elettronici riescono a farlo in circa 12 milionesimi. Questo vuol dire che i pipistrelli possono rilevare due oggetti distanti l’uno dall’altro tre decimi di millimetro, tanto quanto la larghezza di un tratto di penna. Questo bio-sonar permette quindi di ottenere immagini ad altissima definizione, di gran lunga superiore a quella dei sonar artificiali. Secondo gli autori dello studio, pubblicato su Proceeding of the National Academy of Science, lo sviluppo di un sonar con le capacità di quelli dei pipistrelli potrà essere particolarmente utile per individuare la presenza di mine sottomarine in modo più efficiente e senza l’aiuto di delfini o sommozzatori. (ma.m.)

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