Una piccola sequenza di dna, circa 4.500 basi nel codice genetico di alcune cellule tumorali, potrebbero rivoluzionare lo studio e la terapia della leucemia mieloide acuta. La porzione di dna in questione infatti non è presente in nessun database, e apre le porte a un’ipotesi completamente nuova: che la malattia abbia un’origine virale. A identificarla è stato uno studio tutto italiano, realizzato da medici e ricercatori dell’Università degli Studi di Milano dell’Ospedale Niguarda, pubblicato di recente sulle pagine della rivista Scientific Reports.
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