Incredibilmente semplice ed elegante. Hanno definito così il funzionamento dell’Omp-decarbossilasi, l’enzima che permette alle molecole di liberarsi dell’anidride carbonica, gli scienziati dell’Università del North Carolina. Sono stati loro, infatti, ad averne determinato per primi la struttura cristallina tridimensionale, e quindi il meccanismo d’azione. Gli stessi ricercatori nel 1995 scoprirono che senza questo enzima, le molecole impiegherebbero ben 78 milioni di anni (a temperatura ambiente) per liberarsi solo di metà della anidride carbonica a esse legata. Grazie all’Omp-decarbossilasi, invece, il processo avviene 30 volte ogni secondo. Questo enzima è da tempo al centro dell’attenzione della ricerca farmaceutica – uno dei partner dello studio è infatti la Glaxo Wellcome – essendo coinvolto nella crescita delle cellule cancerose. “Una volta capito il meccanismo di funzionamento di un enzima,” dice Brian Miller, uno dei ricercatori del team, “si possono costruire degli inibitori per bloccarlo”. Fino a questa scoperta, però, la ricerca farmaceutica aveva proceduto a tentoni, rischiando di inibire in un sol colpo la crescita delle cellule sane e di quelle “malate”. Si tratta dunque di una svolta sostanziale nella farmacologia moderna. (f.n.)
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