Categorie: Spazio

Un mare salato su Encelado

Colonne di vapore acqueo e particelle di ghiaccio si innalzano dalla superficie di Encelado, la sesta in ordine di grandezza delle lune di Saturno. Da quando il fenomeno è stato osservato qualche anno fa dalla sonda Cassini (vedi Galileo), astrofisici di tutto il mondo si sono domandati quale potesse essere la sorgente di questi getti di materia, simili a enormi geyser. La risposta è fornita oggi da Frank Postberg del Max Plank Institut for Nuclear Physics di Heidelberg: le colonne prendono origine da superfici liquide ricche di sale, simili ai nostri oceani.

Analisi precedenti delle emissioni che da Encelado si disperdono nell’anello E di Saturno – uno dei più esterni – avevano già indicato la possibile presenza di acqua sulla superficie del satellite. Ma l’origine degli enormi “pennacchi” non era ancora chiara: è stato solo lo studio delle caratteristiche e della dinamica dei getti a mostrare quale fosse la loro reale provenienza.

Sulla sonda Cassini è montato il Cosmic Dust Analyzer (CDA), uno strumento progettato dallo stesso Postberg che analizza velocità, dimensione, carica e composizione delle polveri stellari. Attraverso questo apparecchio i ricercatori si sono accorti che nella parte più vicina alla sorgente i geyser sono formati per lo più da grani di ghiaccio salato: nel tratto iniziale questi rappresentano il 99% della materia emessa.

“Mentre precedenti osservazioni erano compatibili con diverse teorie sull’origine dei getti – ha detto Postberg – i nuovi dati eliminano o rendono altamente improbabili molti modelli. L’aver riscontrato una predominanza di grani di ghiaccio nei flussi esclude, per esempio, la possibilità che questi si generino da sorgenti asciutte. E limita molto, fin quasi a ridurlo a zero, il numero di teorie plausibili che prevedono sorgenti non-liquide”.

Le conclusioni dello studio, infatti, suggeriscono che quasi tutta la materia nei pennacchi provenga da enormi riserve di acqua salata: i ricercatori credono che i grani di ghiaccio trovati nei geyser abbiano origine da piccole gocce congelate, “vaporizzate” su tutta la superficie degli oceani di Encelado.

Riferimenti: Nature

Admin

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

1 giorno fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

7 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più