Un pinguino per tutti

Diventare utenti Linux da oggi è più semplice. Certamente dovrete dimenticare il plug’n’play, ossia il fatto che il sistema operativo riconosce al volo l’hardware, ma niente paura: la versione 6.0 di Linux prodotta dalla Red Hat Software vi permette di utilizzare ancora il vostro Windows, scegliendo semplicemente all’accensione del computer in quale ambiente desiderate lavorare. Il passaggio alla filosofia del pinguino (il caratteristico logo di Linux) sarà in questo modo graduale e, nel caso in cui non sarete soddisfatti della scelta fatta, il processo sarà facilmente reversibile. Oltretutto l’istallazione di Linux vi dimostrerà come il vostro personal, che magari cominciavate a considerare lento ed obsoleto (parliamo qui dei vecchi sistemi basati su di un semplice processore Pentium, o addirittura su di un 486), nasconda ancora una vitalità inesplorata, capace di lasciarvi a bocca aperta.

Quando, ai primordi dell’era informatica, in molti sognavano un sistema operativo gratuito ed accessibile a tutti, nessuno poteva immaginare che il progetto di uno studente universitario finlandese, Linus Torwald, da vezzo estemporaneo di un programmatore si sarebbe trasformato in un vero e proprio affare. Un business in grado di rendere appetibile la distribuzione del sistema operativo ai grandi capitali di software house quali Red Hat, Caldera, Debian, Slackware, SuSe e molte altre aziende piu’ piccole. E Linux, leader incontrastato dell’open source software – ovvero di un programma dal codice sorgente disponibile alle manipolazioni dei volenterosi programmatori – ed unico tra i sistemi operativi a poter essere copiato e ridistribuito senza pagare alcuna royalty, rilancia ora la sua sfida a Windows grazie alla Red Hat Software, la ditta della Carolina del Nord nata nel 1993.

A questo punto viene spontaneo chiedersi: se questo sistema operativo è un prodotto gratuito – che è stato e sempre sarà disponibile gratuitamente su Internet – perché esistono così tante case che lo distribuiscono col proprio nome? E quale è allora il loro guadagno? La risposta è nell’offerta di valore aggiunto al sistema operativo: molte società hanno pensato bene di assemblare le varie distribuzioni, realizzando procedure di installazione semplificate, aggiungendo ad esse programmi e tool di sviluppo, e garantendo supporto ed assistenza tecnica on-line. E’ infatti difficile pensare ad un esercito di utenti che si scaricano dalla rete una installazione completa del sistema operativo, di oltre 500Mb. Il pacchetto dalla grande vocazione commerciale venduto dalla Red Hat Software, denominato dalla casa Official Red Hat Linux 6.0, per qualche decina di dollari mette a disposizione due CD: in uno c’è l’intero sistema operativo e il suo codice sorgente; nell’altro svariate applicazioni – una per tutte Star Office, la versione disegnata appositamente per Linux del famoso pacchetto Microsoft – un manuale di installazione e una guida per i neofiti, 30 giorni di assistenza telefonica o 90 via fax o e-mail.

In questo caso i vantaggi non sono trascurabili: il kernel – cioè il nucleo, il cuore del sistema operativo, che gestisce le operazioni fondamentali – è la versione 2.2, che implementa il supporto all’SMP (Symmetric Multiprocessing) attraverso il quale il carico di lavoro viene ripartito – in Pc forniti di multiprocessore – tra le diverse unità elaborative in modo da fornire una maggiore potenza di calcolo. Questo inoltre dà la possibilità di utilizzare il software RAID (Redundant Array of Inexpensive Disks), in grado – in sistemi dotati di più hard disk – di utilizzare le risorse in modo combinato al fine di ottenere un incremento delle performance del sistema e una maggiore sicurezza dei dati. Migliora infine anche la gestione del file system, in parole povere la catalogazione dei file all’interno dell’hard disk, rendendo ancor più rapido il loro indirizzamento.

Accanto a queste informazioni tecniche, che magari interessano più che altro chi chi pensa a fare di Linux un server – ad esempio il proprio Web server – ce ne sono altre che possono fare la felicità degli utenti domestici. Tanto per cominciare, il supporto all’hardware è stato notevolmente esteso, tanto da poter garantire la possibilità di pilotare la maggior parte delle periferiche (schede video, schede sonore, scanner, ecc.) oggi disponibili sul mercato. E l’interfaccia grafica, chiamata nel mondo Linux X-Windows, grazie al nuovo GNOME Desktop (GNU Network Object Model Environment), con i menù a tendine, le icone, il File Manager, il Pannello di Controllo, vi farà sentire veramente in un ambiente familiare. Adesso, parafrasando Gates, sono in tanti ad esclamare: quanta strada hai fatto, pinguino. Ma dove vuoi arrivare?

Admin

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