Un progetto di legge contro le mutilazioni sessuali

Le mutilazioni alla clitoride potrebbero essere abolite in Nigeria. Un decreto legge per l’abolizione di pratiche tradizionali che prevede due anni di carcere per i trasgressori potrebbe essere operativo entro fine maggio. A dare la notizia è il British Medical Journal, che riporta anche le proteste degli attivisti di alcune organizzazioni non governative, secondo cui la legge non sarebbe abbastanza severa. Questa prevede, infatti, come alternativa al carcere un’ammenda pari a 111 euro. Si tratta comunque di un passo importante a favore dell’abolizione di una tradizione violenta che prevede la rimozione di parte o di tutto 1’organo genitale femminile. Un rito di iniziazione cui le donne, in molti Paesi africani, devono sottostare prima del matrimonio. Che per molte è causa di problemi fisici e psicologici: paura e dolore nei rapporti, infezioni alle vie genitali, trasmissione dell’Hiv e del virus dell’epatite, complicazioni della gravidanza, sterilità e frigidità. Recentemente anche la Guinea ha mosso i primi passi nella stessa direzione della Nigeria. Oltre 300 operatrici specializzate in queste pratiche hanno infatti deposto definitivamente e pubblicamente gli strumenti utilizzati per il taglio, un rito simbolico verso l’abolizione di questa pratica. (d.d.v.)

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