Maiali, mucche o esseri umani contaminano in maniera diversa laghi e fiumi. Stabilire con precisione da chi e da dove – scarichi domestici, emissioni delle fattorie, concimi e pascoli – proviene l’inquinamento microbiologico delle acque non è facile. Oggi però i ricercatori del Cemagref (l’Istituto di Ricerca francese in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente) hanno identificato specifici marcatori chimici e genetici utili per risalire all’origine degli inquinanti.
Le tecniche finora impiegate dai laboratori di controllo della qualità microbiologica delle acque superficiali si basano sulla ricerca di batteri intestinali come Escherichia coli o Enterococcus. Questi però, in quanto non specie-specifici, non permettono di risalire all’esatta origine della contaminazione.
Nel corso dei progetti Traceur e Marquopoleau, i ricercatori francesi hanno invece sviluppato analisi in grado di stabilire, in sole 48 ore, se l’inquinamento è di origine umana o animale, e anche distinguere tra suini e bovini. Per ottenere questo risultato gli scienziati hanno messo a punto due differenti metodi. Il primo consiste nell’identificare le sequenze genetiche di microrganismi che colonizzano specificatamente l’intestino di mucche, di maiali o della specie umana. Il secondo, invece, è di tipo chimico e stabilisce l’appartenenza di molecole – naturali o sintetiche – ai diversi organismi. In questo modo i ricercatori hanno identificato una serie di marcatori specifici: batteriofagi, batteroidi, bifidobatteri, steroidi, profumi,caffeina, per l’essere umano; lattobacilli, batteroidi, steroidi per i suini e batteroidi e steroidi per i bovini.
L’individuazione di questi marker, secondo i ricercatori, aiuterà le istituzioni e i governi locali a migliorare i controlli, come richiesto dalla nuova direttiva europea in materia. Infatti, entro il 2011 i paesi dell’Unione europea dovranno dotarsi di sistemi di monitoraggio delle acque di superficie che identifichino le fonti locali di inquinamento, il loro impatto ambientale e le misure da adottare per migliorarne la qualità. Obiettivo delle nuova legislazione è quello di aumentare la sorveglianza e la sicurezza per la salute pubblica delle zone sensibili, come quelle di balneazione e di pesca.
Riferimenti: Cemagref
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