Il vaccino modificato contro la poliomielite ha bloccato parzialmente la trasmissione per via sessuale del virus da immunodeficienza della scimmia (Siv), molto simile all’Hiv umano. L’esperimento è stato condotto dall’équipe di Raul Andino dell’Università della California di San Francisco su sette esemplari. I risultati dello studio, che saranno pubblicati sul numero di agosto del Journal of Virology, hanno mostrato che tutti i primati immunizzati hanno mantenuto un ottimo stato di salute a un anno dalla vaccinazione. Ma non solo. Due scimmie su sette sono risultate completamente immuni alla trasmissione per via vaginale del Siv mentre altre due hanno avuto una protezione parziale, facendo registrare nel sangue livelli più bassi del virus. Al contrario, nel gruppo di controllo, formato dalle scimmie non immunizzate, tutti i primati sono stati infettati dal Siv e hanno sviluppato i sintomi della malattia in un anno. Il vaccino utilizzato dai ricercatori stimola una risposta immunitaria nelle mucose, cioè in quei tessuti che uniscono la vagina e il retto e che possono rappresentare la principale difesa contro la trasmissione del virus durante i rapporti sessuali. Per permettere al sistema immunitario delle scimmie vaccinate di reagire all’infezione del virus, l’équipe di Andino ha modificato il vaccino Sabin contro la poliomielite aggiungendovi dei frammenti di informazione genetica del Siv. E adesso i ricercatori sperano di poter estendere le loro ricerche anche a un vaccino contro la trasmissione per via sessuale dell’Hiv. (p.c.)
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