Si chiama Beta-1a e potrebbe essere la nuova cura per la sclerosi multipla. A dare l’annuncio sul New England Journal of Medicine è Thomas Leist, direttore del Comprehensive Multiple Sclerosis Center all’Università di Philadelphia e responsabile dell’équipe di ricercatori che sta testando il nuovo farmaco. Il medicinale, a base di interferone, sembra rallentare l’insorgenza della malattia e in alcuni casi addirittura fermarla. I 383 pazienti ai quali è stato somministrato hanno infatti risposto positivamente alla terapia. Solo nel 33 per cento dei casi si sono sviluppati i primi sintomi della malattia degenerativa della mielina – sostanza che riveste i prolungamenti assonici delle cellule nervose – che induce alla progressiva paralisi. Secondo Leist, somministrando il farmaco fino dalla comparsa della prima infiammazione, è possibile ridurre del 44 per cento la probabilità di sviluppare altri sintomi nei tre anni successivi. I risultati sono incoraggianti, ma la ricerca continua perché l’interferone ha dei costi di produzione molto elevati e i ricercatori sono ancora incerti sulla durata dei suoi effetti. (g.p.)
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