Mangiare a volontà e non ingrassare. Questo, che è un po’ il sogno di tutti, potrebbe essere presto realizzato. Per adesso gli unici ad averne approfittato sono stati dei topi di laboratorio modificati geneticamente. Agli animali è stato introdotto il gene che codifica per la proteina umana Ucp-3. Studi già effettuati sul ruolo della sostanza anticipavano che avesse un ruolo sull’equilibrio energetico e sul metabolismo lipidico, ma una diretta evidenza di questa funzione ancora mancava. I risultati di questa nuova ricerca, presentati su Nature, dimostrano in maniera evidente che la sovrapproduzione della Ucp-3 nel muscolo scheletrico dei topi provoca un’impressionante riduzione nella massa del tessuto adiposo. L’effetto più immediato, negli animali modificati, è un aumento del dispendio energetico. Gli zuccheri vengono bruciati più velocemente e aumenta il ritmo del metabolismo. Anche irrobustendo la dieta le conseguenze sono sorprendenti: i topi non modificati subiscono un aumento di volume, mentre per gli altri il peso tende a stabilizzarsi sul livello raggiunto prima che il regime alimentare fosse cambiato. Benché si sappia che la Ucp-3 sia collegata anche nell’uomo al dispendio energetico, questi risultati non significano che ci sia una diretta influenza sulla obesità. Lo studio, però, fornisce un possibile approccio alla cura di questa patologia. (ce.bu.)
