Mandare in onda uno spot ogni venti dedicato al cibo per promuovere l’educazione alimentare. E’ questo il messaggio che l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) ha rivolto ai pubblicitari lo scorso sabato, a conclusione del convegno sull’obesità di Orvieto. Oggi l’informazione alimentare si basa solo sulla stampa e sulla realizzazione di opuscoli con i quali è difficile lanciare vere e proprie campagne pubblicitarie. L’Adi suggerisce invece di passare al piccolo schermo “per favorire il consumo di un prodotto la potenza della comunicazione televisiva è maggiore e più penetrante. Si potrebbe, per esempio, utilizzare la pubblicità progresso”. L’appello dell’associazione nasce anche dalla necessità di rendere più efficace la comunicazione fatta dai Servizi igiene degli alimenti e della nutrizione delle Regioni (Sian), che non hanno personale sufficiente, visti i recenti tagli dettati da esigenze di risparmio. L’Adi si è inoltre detta disponibile a contribuire gratuitamente all’organizzazione di eventuali campagne pubblicitarie. (f.f.)
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