Spazio

Perseverance in rotta su Marte, come seguirla in diretta

A vederla adesso sembra ancora appiccicata alla Terra. In realtà Mars2020, la missione della Nasa decollata alla fine di luglio con a bordo il rover Perseverance, ha già compiuto circa un settimo del suo viaggio verso il Pianeta rosso. Ci arriverà infatti solo al termine di un tragitto lungo quasi sette mesi (e 480 milioni di di km), ma nel mentre è possibile seguirla comunque da lontano, comodamente da smartphone o pc. Grazie infatti al progetto Eyes on Solar System della Nasa è facile rintracciare Mars2020 (e non solo lei) all’interno del Sistema solare. Facile e al tempo stesso divertente e professionale. “Eyes on the Solar System visualizza gli stessi dati della traiettoria che il team di navigazione usa per tracciare il viaggio di Perseverance verso Marte”, confida infatti Fernando Abilleira mission design e navigation manager presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa.

La mappa per seguire Perseverance

Nella mappa interattiva, la navicella appare ancora vicinissima alla Terra. Ma basta giocare un po’ con il mouse o con le dita sullo schermo del touchscreen per rendersi conto della posizione di Mars2020 all’interno di tutto il Sistema solare. E non solo rispetto alla Terra o alla prossima destinazione, Marte – verso cui sono dirette proprio ora altre missioni, sfruttando la favorevole finestra di lancio di questa estate. Nella mappa di Eyes on Solar System compaiono sì i pianeti del Sistema solare ma anche oggetti celeste d’eccezione, come la cometa di Halley e la Hale- Bopp, gli asteroidi Vesta, Cerere e Bennu o la cometa di Rosetta, la 67P/Churyumov-Gerasimenko o altre missioni spaziali, quali la Parker Solar Probe, la New Horizon o le storiche navicelle Voyager, ormai oltre il nostro Sistema solare.

Ma quanto è grande Mars2020?

Siete curiosi di sapere per esempio quanto sono grandi tutte queste navicelle rispetto a Mars2020? Potete farvene un’idea confrontando le dimensioni della navicella grazie allo strumento che compara appunto la navicella con altre, ma anche con uno scienziato o con una scuolabus. E avere così un’idea più precisa del viaggio e dell’aspetto della missione che ci aiuterà (forse) a capire una volta per tutte se il vicino Marte ospiti o abbia ospitato forme di vita aliene.

Riferimenti: Nasa

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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