Violenza contro le donne: in campo anche enti di ricerca e università

In Italia, nel 2013, 128 donne sono state uccise: nell’83% dei casi il delitto è avvenuto tra le mura domestiche. Mariti, conviventi, ex sono anche i principali artefici delle violenze che non sfociano in un delitto: aggressioni di tipofisico, sessuale e psicologico. Secondo una ricerca svolta dall’Unione Europea (Violence Against Women, 2014), in Italia il 19% delle donne ha subito nel corso della vita violenze fisiche o sessuali, il 38% delle donne ha subito abusi psicologici e il 9% delle donne ha subito stalking (quasi sempre dai loro ex). Il fenomeno della violenza contro le donne è in aumento in tutto il mondo, e già dal 1999 l’Onu ha deciso di dedicare una giornata di sensibilizzazione al tema, il 25 novembre. La data è stata scelta in memoria delle sorelle Mirabal, la cui uccisione nel 1960 ad opera di alcuni agenti del servizio di informazione militare dominicano è considerato uno dei più cruenti della storia dell’isola: prelevate mentre stavano andando a trovare i loro mariti in prigione, furono torturate, massacrate e strangolate.

Il susseguirsi degli episodi di violenza, la sua trasversalità e diffusione, fanno sì che a questo fenomeno non si possa più guardare come a un’emergenza, ma piuttosto come a un problema intrinseco del nostro sistema sociale e culturale. “Essa va pertanto affrontata attraverso cambiamenti strutturali da attuare nelle comunità in cui viviamo per eliminare atteggiamenti e pregiudizi che impediscono alle donne non solo la piena parità, ma anche l’affermazione della propria specificità. Si tratta cioè non solo di inserire passivamente l’ottica di genere in tutte le “politiche pubbliche”,ma anche e soprattutto di riconoscere che la parità di genere è alla base di un nuovo modo di pensare, di relazionarsi. Un cambiamento strutturale è quindi un cambiamento profondo basato su nuovi modelli culturali che vanno a radicarsi nel sistema”, afferma una nota del Comitato Unico di Garanzia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che organizza il 27 novembre a Bologna e il 1° dicembre a Napoli l’incontro “Riflessioni sulle violenze di genere a partire dalle donne”.

Sempre a Bologna, per il secondo anno consecutivo, il corso di laurea in Filosofia organizza il Seminario curriculare, aperto a tutti gli studenti e alla cittadinanza, dedicato a “La Violenza contro le donne. Problematiche dei sessi e diritti umani”. “L’obiettivo è quello di far crescere negli studenti una consapevolezza storica e scientifica del progresso civile e giuridico in tema di diritti umani e di pari opportunità avvenuto nel nostro Paese”, dice Valeria Babini, responsabile scientifica del seminario. Il corso verrà presentato il 25 novembre presso la Scuola di Lettere e Beni culturali mentre i seminari si svolgeranno da febbraio a maggio 2015.

Credits immagine: European Parliament/Flickr CC

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