Il virus che causa la poliomielite nell’uomo può essere trasformato in un’arma contro i tumori al cervello. A patto che sia geneticamente modificato in modo da conservare la sua capacità di aggredire in maniera preferenziale le cellule tumorali del cervello e perdere quella di causare malattia infettiva. In questo modo, scienziati della Duke University sono riusciti a sconfiggere i gliomi maligni, le forme più comuni di tumore al cervello, in alcuni topi di laboratorio. I risultati della ricerca sono stati illustrati in occasione del General Meeting of the American Society for Microbiology. Come spiega Gromeier, il principale autore della scoperta, la strategia è stata quella di utilizzare un virus ibrido: un costrutto misto tra polio e rhinovirus, il comune virus del raffreddore. Nel poliovirus sono state eliminate le funzioni geniche necessarie a provocare la poliomielite sostituendole con il materiale genetico del virus del raffreddore. In questo modo il poliovirus conserva solo parte delle sue proprietà. In particolare quella di infettare e uccidere le cellule che possiedono la molecola CD155, un recettore che nelle cellule nervose tumorali viene espresso in maniera abnorme. (v.n.)
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