Voci on-line dal passato

Se vi siete mai chiesti come poteva essere la voce di Pirandello o di quella di Enrico Fermi, la vostra curiosità trova riposta sul Web. Un nuovo servizio della Discoteca di Stato, nel sito del Ministero dei Beni Culturali, permette di ascoltare online illustri voci del passato. In quello che appare come è un vero e proprio luogo del “verba manent” ce n’è per tutti gusti: dai documenti inediti di famosi interpreti di musica classica e operistica ai brani di musica folk, dal jazz al rock, dalle fiabe della antica tradizione orale ai discorsi politici e ai proclami. Si può ascoltare, per esempio, Guglielmo Marconi parlare nella prima radiotrasmissione radio del 1901 e Armando Diaz legge che nel 1918 il bollettino della vittoria. E poi ancora Giulio Einaudi, Grazia Deledda, Trilussa e tanti altri. Nata nel 1928 con il compito di raccogliere e conservare per le future generazioni la viva voce dei cittadini italiani più illustri, la Discoteca di Stato è la principale collezione italiana di documentazione sonora. E’ composta da circa 200 mila supporti, tra rulli di cera, dischi, nastri, cd e video, numero destinato ad aumentare grazie al deposito legale attuato in collaborazione con le case discografiche. A ciò si aggiunge una collezione di strumenti di riproduzione del suono ed una biblioteca. La Discoteca è accessibile a tutti coloro che sono interessati alle sue collezioni sonore, garantendo l’ascolto individuale ed anche la riproduzione dei documenti, nel rispetto dei diritti d’autore. (r.p.)

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