Un film per imparare a combattere l’ebola

    Messo a dura prova da Ebola, e dalle altre pandemie che continuano a minacciarlo, il mondo sembra aver capito la lezione. Dalla tavola rotonda istituzionale al Ministero della Salute e dai tanti interventi internazionali emerge chiaramente la necessità di un coordinamento mondiale per la formazione a distanza. Davanti all’emergenza il sistema non ha retto: ha mostrato tutte le sue criticità ed i suoi punti deboli, evidenziando la necessità di formare ed informare adeguatamente e in modo omogeneo i cittadini e soprattutto il personale sanitario nel mondo a livello di eccellenza. Per loro è indispensabile mettere a disposizione gli strumenti più innovativi fruibili e le competenze scientifiche più autorevoli. Ecco perché, attraverso i “film formazione”, l’aggiornamento dei medici diventa 3.0.

    e-bola è il primo film al mondo ad unire cinema e formazione, e nasce proprio da questa esigenza di raccontare un effetto oggi virale, la malattia, attraverso la “viralità” di una storia, comune, reale e globale. Consulcesi Club presenta un prodotto audiovisivo unico: un lungometraggio avvincente e drammatico realizzato in lingua inglese con la consulenza scientifica dei medici e delle strutture – l’istituto per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” e l’Università “Sapienza” di Roma – che hanno fronteggiato il virus. Il film e-bola è il primo di una serie di “film formazione” visibili da tutti on line, uno strumento completamente gratuito di aggiornamento professionale innovativo e indispensabile per i professionisti sanitari di tutto il pianeta.

    Il progetto presentato nel corso della Tavola rotonda patrocinata dal Ministero della Salute e dal Ministero degli Esteri, punta a creare un coordinamento internazionale per la formazione a distanza per affrontare le presenti e future emergenze sanitarie coinvolgendo le istituzioni italiane e internazionali. “Ebola – dichiara il CEO di Consulcesi Group, Massimo Tortorella – è il primo argomento di un percorso innovativo che riguarda il mondo della formazione medica a livello internazionale. Con questa pellicola abbiamo sperimentato un nuovo modo di formare, interessando l’operatore sanitario insieme al grande pubblico. In che modo? Non trattando esclusivamente l’aspetto scientifico ma cercando anche di rendere più fruibile una storia tragicamente vera. Abbiamo scelto il tema ebola perché è l’epidemia peggiore del 21esimo secolo, che resiste da 40 anni e non riesce ad essere debellata. I due casi avuti in Italia hanno confermato quanti rischi corra il personale sanitario coinvolto. La formazione e l’informazione sono le principali armi a loro disposizione. Lo scopo di e-bola e degli altri “film formazione” è proprio quello di fornire ai camici bianchi di tutto il mondo gli strumenti più adeguati per affrontare le emergenze sanitarie a livello internazionale. Tutto questo assume ancora più importanza se legato alla completa gratuità grazie all’iniziativa firmata Consulcesi Club”.

    Nel film, un gruppo di giovani ricercatori, membri selezionati di una task force in arrivo da Paesi diversi di Europa, America e Asia, sono uniti da un unico obiettivo, fronteggiare il nemico comune, l’ebola: un virus mortale, descritto in Sudan e in Congo nel 1976 e che ha registrato più di 27 mila casi di contagio e oltre 11 mila morti. Un’infezione virale che viene trasmessa con facilità attraverso il contatto con sangue o liquidi corporei. Attraverso il lavoro e l’interscambio di questi giovani di culture diverse, e-bola racconta la storia di una malattia che per sua intrinseca natura è sovranazionale e riguarda tutti gli esseri umani senza alcuna distinzione. “Non è stato facile – spiega il regista di e-bola, Christian Marazziti – portare avanti una drammaturgia con delle tematiche scientifiche. Il pericolo, in questi casi, è cadere in una trappola. Bisogna fare attenzione, infatti, a non essere didascalici perché si rischia di perdere la tensione e la drammaturgia del film stesso. Cinema e Scienza hanno sempre convissuto, l’importante è mantenere un equilibrio. Equilibrio in questo caso più che necessario, dovendo il film da un lato avere una storia comunque avvincente e dall’altro fornire informazioni e dati scientifici e tecnici oggettivi”.

    Il film e il linguaggio cinematografico con cui comunica, diventano dunque uno strumento di educazione e formazione globale che può realmente far crescere la consapevolezza di cittadini e personale sanitario. Inoltre, con la supervisione di medici infettivologi di livello internazionale, e-bola non è solo cinema e intrattenimento ma anche e soprattutto formazione. Il progetto si completa, infatti, con le pillole informative accreditate Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) l’ente pubblico di supporto al Ministero della Salute che si occupa di ECM (Educazione continua in medicina), obbligatoria per i medici. Una metodologia innovativa che sarà presto a disposizione gratuitamente, grazie a Consulcesi Club, in tutto il mondo, a cominciare dalla Francia e dagli Stati Uniti.

    Se avete ricerche e studi da segnalare alla redazione per la rubrica “Ricerca d’Italia” scrivete a redazione@galileonet.it

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