L’anello di Einstein

Un gruppo di astronomi inglesi ha scoperto un’enorme “occhio di bue” nello spazio, confermando un’ipotesi formulata da Einstein più di sessant’anni fa. In realtà non si tratta di un oggetto fisico, ma di una spettacolare illusione ottica prodotta dalla luce di una galassia che attraversa il campo gravitazionale di un altro ammasso stellare, più vicino alla Terra. La forza di gravità agisce sulla luce come una sorta di “lente gravitazionale”, producendo una serie di cerchi concentrici, simili appunto ad un occhio di bue o ad un bersaglio. “Sulle prime – ha dichiarato uno dei suoi scopritori, Ian Browne dell’University ofManchester – pensavamo che fosse un difetto nell’immagine. Ma poi abbiamo realizzato che stavamo realmente osservando un perfetto anello di Einstein”. In una parte della sua teoria generale della relatività, Einstein aveva infatti previsto che, in particolari condizioni, la luce proveniente da una galassia, potesse formare un cerchio. Negli ultimi vent’anni erano stati osservati più di venti fenomeni analoghi, ma nessuno tanto perfetto e spettacolare quanto l’”occhio di bue” scoperto ora in Inghilterra dal Merlin, uno schieramento di sei radiotelescopi che si estende per oltre 200 chilometri, e fotografato dal Telescopio Spaziale Hubble.(l.g.)

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