Ancora una volta i problemi ecologici dell’Alaska fanno discutere. La Environmental Protection Agency (Epa), agenzia statunitense per la tutela ambientale, ha accusato sei società armatrici di superare notevolmente i limiti permessi per l’inquinamento dell’aria. Dalle indagini condotte è infatti risultato che 13 navi hanno violato le leggi statali e federali in materia. Per le società proprietarie delle navi la denuncia potrebbe comportare multe ingenti, nonché l’ordine di installare dispositivi di controllo delle emissioni e altre sanzioni ancora. La reazione è stata immediata: i portavoce degli armatori incriminati hanno reso noto che i valori delle emissioni inquinanti verranno rivalutati con attenzione. Questa è l’ultima di una serie di azioni legali contro l’inquinamento causato dalle navi in Alaska. L’anno scorso, il giudice federale di Anchorage multò per 6,5 milioni di dollari un’azienda navale accusata di scarico abusivo di olii inquinanti. Oggi, per la prima volta, l’attenzione dell’Epa si rivolge anche all’inquinamento dell’aria. Le indagini sono state sollecitate dalle proteste della popolazione e dal fatto che, per la scarsità dei fondi, i controlli del dipartimento per la tutela ambientale dell’Alaska non avvengono dal 1996. (f.m.)
