Il collasso di Machu Picchu

Machu Picchu rischia di scomparire da un momento all’altro: il terreno su cui sorge l’antica cittadella Inca, a 2500 metri d’altezza sulla catena delle Ande Peruviane, sta franando e si sposta di un centimetro e mezzo ogni mese. “Il movimento è abbastanza veloce da far pensare che presto si svilupperà una frana o uno smottamento” ha affermato Kyoji Sassa, coordinatore di un gruppo ricerca dell’Istituto per la Prevenzione dei Disastri dell’Università di Kyoto, ” anche se non è possibile dire esattamente quando accadrà”. Sassa e il suo gruppo credono che la cittadella potrebbe andare distrutta interamente, come è accaduto per alcune strutture: una spaccatura nel suolo attraversa da Nord a Sud l’antico abitato, e gli edifici lungo questa linea mostrano chiari segni di danneggiamento. Riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la città di Machu Pichu fu un importante centro religioso dell’impero Inca, abbandonato all’epoca della conquista spagnola. Nel 1911 le sue rovine furono scoperte dall’archeologo americano Hiram Bingham e oggi è una delle mete turistiche più famose dell’America Latina: ogni giorno viene visitata da più di mille turisti. (p.c.)

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