Materiali autoriparanti

    Materiali che sembrano vivi e che al pari della pelle riescono a guarire piccole lesioni. Piccole, per modo di dire. Su Science di questa settimana infatti il team di Scott White della University of Illinois a Urbana-Champaign mostra infatti di essere riuscito a creare dei materiali polimerici che possono guarire, in modo del tutto autonomo, lesioni a loro carico grandi anche 3 centimetri in diametro. L’idea alla base della capacità rigenerative è quella di unsistema vascolare, ovvero un insieme di canali contenenti dei liquidi, che attraversa il materiale, al pari del nostro sistema sanguigno.

    Sostanzialmente il sistema funziona così. Quando avviene unarottura il liquido contenuto nei canali fuoriesce e forma velocemente un gel, che funziona da scaffold per il rilascio di ulteriore materiale di riparazione. Successivamente, riempita la lesione, si avvia il processo di polimerizzazione e indurimento che ripara così definitivamente la lesione. La tecnologia, spiegano i ricercatori, funziona, e con questa si riescono a riparare lesioni maggiori di tre centimetri in appena 20 minuti, recuperando anche gran parte della resistenza originale del materiale. Gli scienziati sperano che questo apra le porte allo sviluppo di materiali polimerici in grado di ripararsi in seguito a lesioni come quelle causate dalle pallottole.

    Via: Wired.it

    Credits immagine: Brett Krull, University of Illinois

    1 commento

    1. potrebbero essere usati oltreché sul vestiario di ogni giorno per ricoprire stazioni spaziali e o navicelle colpite da piccoli meteoriti nello spazio,il rivestimento delle nuove automobili e quant’altro una cosa molto bella.

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here