Perché i gatti vivono più a lungo dei cani?

Sapevate che il cane più longevo al mondo, Bluey, un australian cattle dog, è vissuto per 29 anni, oltre il doppio dell’aspettativa di vita media per i nostri amici canini? Per i gatti, invece, il record è stato stabilito da Creme Puff, vissuto per 38 anni.

Se paragonati con l’essere umano più longevo (Jeanne Calment, 122 anni), questi sembrano numeri relativamente piccoli e, proprio per questo, gli scienziati hanno iniziati a chiedersi da cosa dipendano. Cosa è che stabilisce il limite superiore dell’aspettativa di vita dei nostri animali? Cosa si può fare per rallentare il loro invecchiamento?

Gli scienziati moderni non sono i primi a porsi queste domande: già Aristotele aveva osservato che, in generale, più gli animali sono grandi, più a lungo essi tendono a vivere, un concetto ancora supportato dai ricercatori di oggi. Le possibili spiegazioni, tuttavia, variano moltissimo, e sono spesso in contraddizione, come si discute questa settimana su Science.

Secondo Steven Austad, studioso di biogerontologia (ossia degli aspetti biologici dell’invecchiamento) alla University of Alabama, tuttavia, la spiegazione è relativamente semplice: gli animali più grandi tendono a vivere più a lungo perché sono esposti a un minor numero di pericoli.“Non si tratta di una questione di sopravvivenza, ma del risultato di milioni di anni di pressione evoluzionaria,” ha spiegato Austad, “Balene ed elefanti possono permettersi di utilizzare il loro tempo per sviluppare corpi più robusti perché corrono meno il rischio di essere attaccati. I topi e altri piccoli animali devono invece utilizzare le loro energie per crescere e riprodursi più in fretta possibile”.

Eppure, quando si tratta dei nostri animali domestici, la teoria de “il più grande vive più a lungo” sembrerebbe non più valida: i gatti vivono in media 15 anni, battendo i cani di almeno 3 anni nonostante le loro dimensioni solitamente inferiori. E i cani piccoli tendono ad avere un’aspettativa di vita doppia rispetto alle razze più grandi.

Tuttavia, secondo Austad, questo non vuol dire negare completamente la teoria, basta considerare quale delle due specie è più in grado di difendersi da eventuali pericoli. Guardiamo agli antenati di cani e gatti: mentre i lupi grigi vivono, nel loro habitat naturale, fino a 11 o 12 anni, i gatti selvatici possono arrivare fino a 16. Poiché i lupi sono animali più sociali, è più probabile che essi diffondano malattie contagiose tra i membri del branco, mentre i gatti selvatici solitamente vivono in solitudine e sono estremamente abili a difendersi da eventuali predatori.

Questo però non spiega perché i cani piccoli vivano più di quelli grandi. La maggior parte delle razze di cani non è più vecchia di qualche centinaia di anni, e le influenze degli antenati, in questo caso, non contano. Secondo i ricercatori, la differenza potrebbe essere a livello ormonale: sarebbero infatti alcuni ormoni, già in passato collegati a un accorciamento della lunghezza della vita, responsabili delle dimensioni di alcune specie di cani. Non solo, ma i cani grandi tendono anche a crescere in fretta e ad avere corpi più vulnerabili a complicazioni e malattie.

Nonostante i meccanismi dell’invecchiamento degli animali domestici non siano ancora del tutto chiari, una cosa è certa: le loro vite sono più lunghe ora di quanto siano mai state. L’aspettativa di vita dei cani è raddoppiata negli ultimi 40 anni, e i gatti domestici vivono quasi il doppio di quelli selvatici, molto probabilmente a causa di una dieta migliore e di migliori cure mediche.

Riferimenti: Science doi: 10.1126/science.350.6265.1182

Credits immagine: Guru Sno Studios/Flickr CC

1 commento

  1. secondo me i cani di piccola taglia hanno un’aspettativa di vita migliore perchè quasi nessuno di loro è randagio, quindi hanno quasi certamente un padrone umano. Per un animale, la casa umana è una tana di lusso.

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