Antibiotici, per molti italiani uccidono i virus

antibiotici
(Credits: Iqbal Osman/Flickr CC)
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(Credits: Iqbal Osman/Flickr CC)

Antibiotici, (ancora) questi sconosciuti. Già: malgrado le campagne per il corretto utilizzo degli antibiotici, la conoscenza sul meccanismo d’azione, e quindi l’efficacia, di questi farmaci rimane sfuggente. A rivelarlo è un sondaggio condotto da Eurobarometer e voluto dalla Commissione Europea, i cui risultati sono stati diffusi nei giorni scorsi. Sondaggio che parte dagli sforzi della stessa commissione per contrastare il fenomeno delle resistenza agli antimicrobici (Amr), agli antibiotici in particolare.

Così, se da una parte emergono note positive — come la diminuzione nell’utilizzo degli antibiotici, il cui consumo è sceso del 6% in Europa — dall’altra l’utilizzo degli antibiotici rischia di rimanere ancora inappropriato, contrastando così la lotta al fenomeno delle antibiotico resistenze, sempre più preoccupante.

Infatti, come riferisce anche Aifa, circa 6 cittadini su 10 in Europa non sanno che gli antibiotici sono inefficaci contro i virus.

La situazione italiana fa da specchietto a quella europea, con il 60% degli italiani convinti che gli antibiotici uccidano i virus, un 38% convinto che siano efficaci contro influenza e raffreddori e un 21% convinto che si possa interrompere la cura antibiotica quando ci si comincia a sentir meglio, senza portare a termine la prescrizione (per un 94%, a proposito, l’antibiotico è stato ottenuto attraverso il medico).

Tutti i comportamenti di cui sopra sono in realtà esempi di uso inappropriato: gli antibiotici servono a combattere le infezioni batteriche e sono inefficaci contro i virus (e quindi influenze e raffreddori). Anche la sospensione volontaria è da sconsigliarsi: seguire dosi e prescrizioni del medico è importante per eliminare tutti i batteri e ridurre il rischio che alcuni sopravvivano e sviluppino resistenze. Solo così, e non solo investendo sulla ricerca di nuovi medicinali, sarà possibile scongiurare la perdita di tutti i vantaggi portati dall’arrivo degli antibiotici.

Via: Wired.it

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