Animali senza musica

Apprezzare la piacevolezza delle melodie musicali è caratteristica umana o può essere riscontrata anche in altri animali? Lo studio portato a termine da Josh McDermott del Mit e Marc Hauser della Harvard University e pubblicato su Nature, mostrerebbe, in linea con numerosi altri esperimenti effettuati, come solo l’essere umano sia in grado di discernere tra melodie e dissonanze, suggerendo che la musicalità sia prerogativa umana. Gli scienziati avrebbero studiato il comportamento del Tamarino di Edipo, un piccolo primate, a varie sollecitazioni sonore, melodiche e non. Gli animali sarebbero stati posti in una camera a due ali in ognuna delle quali venivano diffusi suoni diversi e in cui si poteva accedere e sostare liberamente a seconda della musica più piacevole da ascoltare. Come ci si aspettava, a richiami angosciosi, registrati da primati della stessa specie e in seguito diffusi nella sala, gli animali avrebbero optato sempre per suoni più gradevoli. Ma tra musica dissonante e melodia non avrebbero espresso nessuna preferenza netta, sostando indifferentemente nelle due ali, come se non vi fosse alcuna differenza. Secondo Isabelle Perez, psicologa dell’Università di Montreal, sarebbe la prima volta in cui si sia evidenziata una mancanza di riconoscimento tra melodia e dissonanza, nei primati. Solo l’essere umano dunque sarebbe predisposto alla consonanza musicale, e ciò potrebbe essere legato con il fatto che solo gli umani producono musica semplicemente per divertimento. (m.zi.)

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