A breve la prima rivelazione?

La caccia alle onde gravitazionali è aperta. L’osservatorio Ligo (Laser Interferometer Gravitational wave Observatory) è pronto a svelare uno dei lati più misteriosi dell’Universo. La teoria della relatività generale formulata da Einstein predice che alcuni degli eventi cosmici più violenti, come l’esplosione di una stella o la collisione di buchi neri, producano una deformazione dello spazio-tempo, che si propaga attraverso le cosiddette onde gravitazionali. “L’effetto di un’onda gravitazionale – se la immaginate propagarsi verso di voi – sarebbe quello di allungare lo spazio tra la vostra testa e i piedi e contrarre la vostra larghezza”, ha spiegato Harry Ward, che partecipa al progetto Ligo. Queste distorsioni, però, sono estremamente piccole, equivalenti a misurare una variazione della dimensione di un atomo lungo la distanza tra il Sole e la Terra. Per questo motivo non sono mai state osservate finora. Gli scienziati che hanno costruito Ligo, invece, affermano che questo nuovo osservatorio avrà finalmente la sensibilità giusta. Esso è costituito da due installazioni poste a grande distanza tra di loro, una nello stato di Washington, l’altra nella Louisiana, per evitare che oscillazioni locali, come per esempio i terremoti, possano introdurre rumore nei dati. Ogni installazione è formata da due tunnel sotto vuoto lunghi quattro chilometri, percorsi da raggi laser. Questi ultimi vengono riflessi da specchi e quindi ricombinati nei rivelatori, per misurare un eventuale differenza dei cammini attraversati nei due bracci dell’osservatorio. “Le onde gravitazionali accorcerebbero un braccio e simultaneamente allungherebbero l’altro braccio”, continua Ward. Le prime misure sono previste alla fine di questa settimana. (s.b.)

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