A Roma per un tribunale penale internazionale

“Non può esserci giustizia fino a quando i crimini contro l’umanità non saranno giudicati dalla legge”. Con queste parole, Kofi Annan, segratario generale delle Nazioni Unite, ha annunciato la prossima apertura della Conferenza diplomatica dell’Onu per ‘istituzione di un tribunale internazionale permanente. Un mese di lavori, dal 15 giugno al 17 luglio, durante il quale le delegazioni dei diversi Stati riunite presso la sede della Fao, a Roma, cercheranno un accordo sulla configurazione da dare al tribunale mondiale che dovrà a giudicare i reati di genocidio e, in generale, tutti i crimini contro l’umanità. Sono passati cinque anni da quando per la prima volta venne avanzata in sede Onu la proposta di istituire una Corte penale permanente sovrastatale contro quei reati, per esempio quelli commessi in guerra, che per loro natura non possono essere perseguiti dai tribunali delle singole nazioni. E la Conferenza di Roma, il cui atto conclusivo dovrà poi essere ratificato dai singoli Stati, rappresenta un primo importante passo verso questo obiettivo.

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