Categorie: Ambiente

A tutto vento

Decarbonizzare la nostra economia è possibile. Greenpeace e Ises Italia (International Solar Energy society), in occasione dell’uscita del nuovo rapporto “Generazione eolica e solare” presentato oggi a Roma, spiegano come. “È necessario prima di tutto che cessino le moratorie sull’eolico e che cambino i sistemi degli incentivi sul fotovoltaico”, ha dichiarato Giuseppe Onufrio, direttore campagne di Greenpeace. “Il vento c’è nel nostro paese e le valli dove ci sono solo le mucche potrebbero tranquillamente ospitare le torri di conversione”.

Nessun accenno, se non marginale, al problema dell’impatto ambientale e della de-regulation che imperversa sul territorio nazionale. “Siamo d’accordo che vanno esclusi i siti con vincoli paesaggistici, ma tutto il resto può essere disponibile per il raggiungimento del due per cento”. Quel valore obbligatorio che inchioda produttori e importatori a immettere ogni anno in rete una piccola percentuale di energia pulita e consente di ottenere i certificati verdi, oggetto di compravendita tra imprenditori dell’energia. Anche le coperture degli stadi o dei capannoni industriali potrebbero, secondo Aldo Iacomelli, direttore Ises, rivelarsi utili: “un pannello per ogni tetto è il nostro sogno. Va superata l’idea dell’energia prodotta in mega centrali per andare verso un modello di generazione distribuita dell’energia”.

Una ricetta, quella di Greenpeace, a base di vento, sole e un po’ di liberalizzazioni. “La vera rivoluzione”, secondo Angelo Bonelli, capogruppo alla camera dei Verdi è, infatti, “una liberalizzazione del campo energetico che permetta ai cittadini di diventare produttori di energia”. Secondo l’associazione ambientalista sarebbe, inoltre, necessario cambiare i sistemi degli incentivi per le fonti rinnovabili spostando su eolico e fotovoltaico i finanziamenti che oggi vanno alle fonti assimilate. Un meccanismo perverso tramite il quale i cittadini italiani finanziano, con le loro bollette, raffinerie, inceneritori di rifiuti non biodegradabili e altri impianti in cogenerazione da fonti fossili. (t.c.) 

Admin

Articoli recenti

Sesso e genere: le differenze sono anche nel cervello

Conoscere le differenze è importante per sviluppare trattamenti farmacologici per uomini e donne con dosaggi…

1 giorno fa

Mip-C: cosa sappiamo sulla nuova malattia legata al coronavirus

A scoprirla è stato un team di ricerca internazionale, secondo cui la nuova sindrome può…

2 giorni fa

La plastica che si autodegrada grazie alle spore batteriche

Per crearla, i ricercatori dell'Università della California di San Diego hanno utilizzato spore batteriche di…

3 giorni fa

I misteriosi dodecaedri romani che nessuno sa a cosa servissero

I piccoli oggetti di bronzo continuano a spuntare nei siti archeologici di mezza Europa. L’ultimo…

4 giorni fa

Quel movimento che ci rende umani

Allontanarsi e avvicinarsi, protendersi e ritrarsi, sono aspetti primordiali della relazione tra sé e altro…

5 giorni fa

“Così insegniamo agli studenti il benessere mentale”

Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più