State pianificando le agognate vacanze estive, interrogandovi su tempi, costi e chiedendovi cosa portare in valigia? Vi interesserà sapere allora che l’affidabilità delle previsioni meteo di medio termine è una caratteristica che varia in funzione dell’area geografica considerata. A dimostrarlo è uno studio dei modelli meteo effettuato da Antie Weisheimer e Tim Palmer della Royal Society, pubblicato sul Journal of Interface, che traccia una vera e propria “mappa” dell’attendibilità di tali stime, utile per preparare la valigia con un patema d’animo in meno.
Dalla carta geografica riportata si deduce che le previsioni stagionali pluviali per la seconda stagione secca dell’anno, ovvero l’estate, sono molto affidabili in zone come il Centro e il Sud America, mentre sono particolarmente imprevedibili sulla costa orientale degli States e in estremo oriente.
Ma cosa sono le previsioni di medio termine? Si tratta di stime dei cambiamenti meteorologici su larga scala basate sull’osservazione di segnali provenienti dagli oceani, dai terreni e dall’atmosfera. Sono solitamente usate a fini economici (come ad esempio la pianificazione dei periodi di semina in agricoltura), ma possono fornire qualche indicazione anche per la pianificazione delle nostre, non troppo lontane, vacanze estive.
Lo studio ha valutato in particolare l’affidabilità delle variabili rilevanti nel set di modelli predittivi dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (Ecmwf), attribuendo ad ogni modello meteorologico disponibile un punteggio che varia da 1 (modello “pericoloso” perché fornisce previsioni molto difformi dai dati osservati nel corso degli anni) a 5 (modello “perfetto” perché predice in modo coerente le condizioni meteo).
La conclusione del lavoro è duplice: si nota che i modelli con orizzonte stagionale non sono generalmente molto più che “mediamente utili” (voto 3) sia per le previsioni riguardanti le temperature medie che per quelle relative alle precipitazioni. Sorprendentemente, però, si scopre che esiste una correlazione tra la collocazione geografica dell’attendibilità di questi modelli.
Dai risultati dello studio possiamo dedurre che mete come New York o il Giappone sono sì suggestive, ma sfortunatamente imprevedibili dal punto di vista meteorologico. Di altre, come la Patagonia, si può sapere con certezza che tempo farà ad agosto… peccato però che sarà brutto.
Credits immagine: WanderingtheWorld (www.ChrisFord.com)/Flickr
Questo articolo è stato prodotto nell’ambito del Master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza, Università di Ferrara
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