Addio Varela, biologo della complessità

Il 28 maggio scorso Francisco Varela, neurobiologo cileno, è scomparso a Parigi all’età di 55 anni. Lascia la moglie e quattro figli. Insieme a Humberto Maturana, Varela è stato un convinto alfiere dell’analisi sistemica del rapporto tra organismo e ambiente. Fin dagli anni Settanta, dopo il Ph.D. ad Harvard, elaborò la teoria dell’autopoiesi. L’attenzione dei biologi cileni si spostò infatti dallo studio dell’integrazione e dell’apertura dei sistemi viventi rispetto all’ambiente alla nozione di chiusura, di confine che ogni vivente ha rispetto a ciò che lo circonda. L’organismo come unità autopoietica è un’entità chiusa, delimitatata da membrane o pellicole. Gli scambi di materia, energia e informazione di organismi, apparati e cellule con l’esterno hanno bisogno di un filtro, un’interfaccia. L’unità biologica quindi vive e si nutre in un ambiente complesso, ma è autonoma e si costruisce da sola, appunto autopoietica, e caratterizzata da chiusura organizzata.

Questi studi, uniti all’idea di “accoppiamento strutturale”, cioè di una relazione organismo-ambiente come fonte di perturbazioni reciproche, hanno ridefinito a fondo l’idea di evoluzione. Questo tipo di indagine strutturale e processuale insieme, racconta la storia della vita come una serie di vincoli architettonici, eventi e contingenze, strutture e funzioni intimamente collegate.

Negli anni Ottanta Varela si trasferisce a Parigi, presso il laboratorio di neuroscienze e Brain Imaging della Salpetrière, dove applica agli studi neurocognitivi la stessa ottica sistemica già sviluppata in precedenza. Non è possibile studiare la mente senza indagare i vincoli biologici del cervello e del sistema nervoso (contro il funzionalismo) né sottovalutare il valore evolutivo e adattivo, quindi processuale, che la coscienza e la mente hanno avuto e hanno per l’uomo. Lo studio della mente quindi non può essere separato da quello del corpo. Quest’idea di integrità e di analisi d’insieme ha accompagnato per tutta la vita questo scienziato della complessità. Le ricerche di Varela, condotte all’insegna del rigore e della curiosità intellettuale, hanno portato a molti risultati pubblicati in oltre 200 articoli scientifici, anni di insegnamento, libri (di cui molti tradotti in italiano), premi e riconoscimenti da ogni parte del mondo, tra cui anche quello della nostra Presidenza della Repubblica, per i contributi dati al progresso della scienza e alla cultura.

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