Missione Alpino

    ”Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l’animo a Te, o Signore…”. Così inizia “La Preghiera dell’Alpino”. Queste truppe di montagna vennero costituite nel 1872 per difendere i confini montani dell’Italia e da allora impegnate in tutti i più cruenti e sanguinosi conflitti mondiali. A esse è stata  affidata la delicata missione di pace in un territorio duro e una realtà sociale e politica complessa come quella dell’Afghanistan.
    Per l’84a Adunata Nazionale degli Alpini, dal 6 all’8 maggio 2011, il popolo delle Penne Nere, decine di migliaia di uomini giovani e meno giovani, si riverserà a Torino per festeggiare e manifestare ancora una volta quell’inestinguibile orgoglio e il forte senso di appartenenza che fa loro dire “Sono un Alpino”.

    In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e dell’apertura ufficiale dell’84° Adunata Nazionale degli Alpini, la Sezione A.N.A. di Torino (Associazione Nazionale Alpini) in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali, inaugura venerdì 6 maggio 2011, ore 12.00, tre mostre fotografiche  “MISSIONE ALPINO”.  

    Don Piero Solero. Alpino, Alpinista, Fotografo, Scrittore (1911 – 1973)
    100 fotografie  in bianco e nero, provenienti dall’archivio del CAI di Rivarolo Canavese dove sono normalmente conservate, opera del sacerdote canavesano Don Piero Solero. Sono immagini  agresti, a volte tristi, soprattutto le commoventi rappresentazioni di guerra che raccontano le campagne d’Albania, di  Grecia, durante il secondo conflitto mondiale, alle quali partecipò come cappellano del Battaglione Edolo, Battaglione sciatori Val Toce e Battaglione Val d’Orco. E ancora i paesaggi e le genti del Delfinato e della Savoia, catturate dall’obiettivo di questo straordinario sacerdote, scrittore, fotografo, alpinista. Gli scatti di Don Solero costituiscono perciò una significativa documentazione sull’ambiente, la vita e le popolazioni montane, soprattutto del versante meridionale del Gran Paradiso, tanto da guadagnarsi l’appellativo di  “Cappellano del Gran Paradiso”.
     
    Noi Alpini
    Le protagoniste sono di nuovo foto in bianco e nero, 170 immagini scattate con la “mitica Leica M2” a metà degli anni sessanta da Enzo Isaia, allora fotografo dilettante. Esse compongono  un interessante ritratto della vita quotidiana dei giovani Alpini, dal loro primo ingresso in caserma, passando per i vari addestramenti, i campi invernali ed estivi, fino al congedo e alle adunate dell’A.N.A.  Nel  1968 queste foto diedero vita al volume “Noi Alpini” nella cui prefazione Giulio Bedeschi, autore del libro Centomila gavette di ghiaccio, scrisse: “Enzo Isaia, un giovane sottotenente degli Alpini che da poco aveva completato il servizio militare di prima nomina ha potuto così ritornare nel mondo scarpone; e munito delle sue macchine fotografiche e di una passione irriducibile, ha diviso per mesi, giorno e notte, la vita delle reclute in caserma e in montagna, guardando attraverso l’obiettivo con l’occhio dell’innamorato e dell’artista e fissando l’essenziale, ciò che soltanto un Alpino può vedere osservando altri Alpini”. D’altra parte nel testo di presentazione dell’ultima ristampa (Mursia 2010), lo stesso fotografo dichiara: “Vorrei che tutti gli Alpini, di qualsiasi età e grado, mortaisti, cucinieri, fucilieri, conducenti di muli, tutti insomma, potessero riconoscersi e ritrovarsi, sfogliando questo libro, almeno in una delle situazioni catturate dalla mia Leica”.

    Ring Road. Sei mesi con gli Alpini in Afghanistan
    In questa sezione della mostra, curata dalla Brigata Alpina Taurinense, sono esposte le fotografie più recenti e documentano la missione degli Alpini in Afghanistan attraverso gli scatti della reporter Valentina Bosio embedded con la Brigata Taurinense dell’Esercito nella regione di Herat per seguire le operazioni degli Alpini inquadrati nel contingente NATO.
    Ring Road, l’anello stradale che collega tutte le città afghane, fa da sfondo alle immagini della giovane fotografa Valentina Bosio, andata sul campo a bordo dei blindati degli Alpini e dei velivoli dell’Esercito italiano per realizzare un racconto visivo della “routine” fatta di pattuglie e aiuti umanitari distribuiti alla popolazione, di conquiste minori e decisive come gli incontri con gli anziani, o le visite mediche nei villaggi remoti. Ma anche l’inaugurazione di una scuola o di un ambulatorio, la rimozione di ordigni esplosivi, l’addestramento delle forze di sicurezza locali.
    Dalle immagini emergono l’asprezza e al tempo stesso la bellezza del territorio afghano e della sua gente. Le fotografie di Valentina Bosio illustrano il libro ‘Ring Road’ edito da Mursia, con la prefazione di Toni Capuozzo, scritto da Mario Renna, ufficiale della Brigata Alpina Taurinense e portavoce del contingente Italiano in Afghanistan nel 2008 e nel 2010.

    Sede: Museo Regionale di Scienze Naturali, via Giolitti, 36, Torino
    Inaugurazione: Venerdì 6 maggio 2011, ore 12.00
    Periodo: dal 7 maggio al 12 giugno 2011
    Ingresso: € 5.00 intero – € 2.50 ridotto – gratuito per i partecipanti all’Adunata
    Informazioni Museo: tel. +39 011.432.6354

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