Resistenza agli antibiotici

    Gli antibiotici hanno rivoluzionato la cura delle malattie infettive. Tuttavia, le conseguenze del loro uso e abuso sono state lo sviluppo e la diffusione di batteri antibiotico-resistenti. La resistenza agli antibiotici è anche un problema di sicurezza alimentare. In seguito all’uso di antibiotici negli animali destinati alla produzione di alimenti, i batteri resistenti e i geni della resistenza possono trasmettersi da questi all’uomo attraverso la catena alimentare.

    In occasione della Giornata Mondiale della Salute 2011 dedicata a “Resistenza agli antibiotici: nessuna azione oggi, nessuna cura domani. Difendi la tua difesa”, Il Centro Europeo Ambiente e Salute dell’OMS Europa organizza il seminario di sanità pubblica “Combattere la resistenza agli antibiotici in una prospettiva di sicurezza alimentare” .

    Nel corso della giornata sarà presentata anche una nuova pubblicazione OMS sulla resistenza agli antibiotici nell’ambito della sicurezza alimentare in Europa.

    1 commento

    1. Fleming nel 1943 avvertiva la possibilità di una resistenza dei batteri, nel confronti della pennicillina; ha consegnato la scoperta più importante della medicina, ma chi la ha ricevuta non ha saputo utilizzarla in maniera adeguata, con l’utilizzo sconsiderato che ne è stato fatto, senza una diagnosi precisa, soprattutto attualmente, 20011, gli antibiotic vengono prescritti senza conoscere esattamente quale agente patogeno sta provocando la malattia.

      Gli antibiotic hanno effetto solo ed esclusivamente sui batteri extracellulari, che vivono al di fuosi delle cellule; mentre sui batteri intracellulari, che vivono nelle cellule e sui virus, non hanno alcun effetto, quindi completamente inutile il loro utilizzo, da qui la necessità assoluta di conoscere in anticipo il microorganism presente nell’organimso della persona, contro cui il sistema immunitario sta combattendo. Utilizzare anti-piretici, anti-biotici, cortisone ha il significato di non aver compreso bene la diagnosi, ma soprattutto impedire la risposta immunitaria e creare RESISTENZE.

      Comprendere esattamente la causa, la presenza dei microorganismi, quale effettivamente provoca la patologia, è fondamentale per non creare RESISTENZE.
      La MEDICINA INTEGRATA OMEOPATICA, mi mette nella condizione di effettuare, in tempo reale, questa ricerca, poter effettuare la terapia con la strategia terapeutica omeopatica, che sicuraemnte non provoca RESISTENZE, agisce sul sistema immunitario, che è il solo in grado si eliminare efficacemente gli agenti patogeni, con la sicurezza che effettivamente questi sono stati radicati.
      Saluti Dottor Med. Alberto Moschini

      Master di II livello in Medicina Integrata
      Omeopatia

      http://www.omeopatiaitalia.org
      info@omeopatiaitalia.org
      albertomoschini@omeopatiaitalia.org

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