Dopo 11 anni un satellite italiano torna a esplorare l’Universo. Sulle tracce di quanto aveva iniziato a fare Sax, realizzato dall’Agenzia spaziale italiana, Agile (Astrorilevatore Gamma a Immagini Leggero) partito questa mattina alle 12 dal Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota, andrà a caccia di sorgenti di raggi X e gamma che per la prima volta verranno rilevati simultaneamente.
Agile è una missione tutta italiana nella quale sono coinvolti, oltre l’Asi, Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Inf), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Ente Nazionale per le Energie Alternative (Enea), Consorzio Interuniversitario per la Fisica Spaziale (Cifs) e numerosi istituti universitari italiani. Italiane sono anche le industrie che hanno realizzato il satellite, guidate dalla Carlo Gavazzi Space e riunite in una squadra che comprende Oerlikon-Contraves, Alcatel-Alenia Space Italia, Telespazio, Galileo Avionica e Mipot.
I dati relativi ai raggi X e gamma che il satellite raccoglierà nei due anni di attività serviranno ad acquisire nuove conoscenze su buchi neri, stelle di neutroni, supernovae, galassie attive e altri fenomeni galattici. L’elemento centrale del rilevatore è il “Silicon Tracker”, ovvero il tracciatore a immagini al silicio, realizzato dalla Sezione Infn di Trieste. È dedicato in particolare alla rivelazione dei raggi gamma ed è composto, da un punto di vista strettamente tecnico, da 24 piani a microstrip di silicio intervallati da strati sottili di tungsteno. Qui ogni raggio gamma incidente si trasforma in una coppia elettrone-positrone e può essere rivelato grazie al segnale emesso dal passaggio di queste particelle cariche nel silicio. I dati inviati dal satellite saranno archiviati, processati e distribuiti alla comunità scientifica dall’Agenzia spaziale Science Data Center (Asdc) di Frascati. (l.g.)
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