«Occorre dare un’attenzione speciale al cuore delle donne sia dal punto di vista della ricerca, che deve raccogliere più dati sulle differenze di genere, sia dal punto di vista della clinica, che deve pensare a percorsi dedicati alla donna, sia – soprattutto – dal punto di vista della prevenzione, che deve trovare linguaggi e modalità di accesso al pensiero femminile». È la conclusione a cui arriva Daniela Trabattoni, dell’unità di Cardiologia Interventistica del Centro Cardiologico Monzino, durante il convegno www.ricercamonzino.it, due giornate per presentare i risultati e discutere le prospettive future della ricerca per le malattie cardiovascolari, che nel mondo occidentale risultano ancora al primo posto per incidenza e mortalità.
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