Una migliore efficienza può tradursi in risparmio di energia. Con piccoli accorgimenti nelle abitazioni e negli edifici civili è possibile risparmiare fino al 30-35 per cento di energia, mantenendo le stesse condizioni di confort. E i vantaggi sono immediati non solo per l’aria ma anche per il portafogli. Ma il più delle volte i cittadini ne sanno ben poco. Per questo è nato il progetto europeo Enerbuilding, affidato dalla Commissione europea all’ Associazione difesa consumatori e ambiente (Adiconsum), presentato oggi in un convegno a Roma. L’iniziativa, che coinvolge quattro paesi europei (Italia, Francia Portogallo e Spagna), ha l’obiettivo di portare avanti per tre anni iniziative di informazione e consulenza per i cittadini e gli amministratori locali. A questo scopo sono state pubblicate quattro guide mirate alle realtà abitative dei diversi soggetti (condomini, villette, edifici pubblici, nuove costruzioni), è nato un servizio di assistenza ai consumatori tramite call center e un software per l’autodiagnosi dell’efficienza energetica della propria abitazione.
La necessità di puntare sull’efficienza energetica è dettata da questioni etiche oltre che ambientali: il 28 per cento della popolazione mondiale consuma il 77 per cento della produzione mondiale di energia, mentre l’altro 72 vive con il restante 23 per cento. Ma anche da ragioni economiche, visto che il costo della bolletta dell’energia elettrica rappresenta una delle voci più rilevanti del bilancio familiare e che il petrolio sta toccando prezzi elevatissimi. Secondo il rapporto presentato, utilizzando le tecnologie oggi disponibili si può risparmiare fino al 50 per cento dell’energia primaria consumata negli edifici. Inoltre gli interventi di riqualificazione energetica potrebbero muovere cifre come 80/90 miliardi di euro di investimenti nell’arco di 10/15, anni costituendo quindi un importante volano per lo sviluppo dell’industria nazionale.
Sulla base di un caso studio che ha analizzato oltre mille appartamenti a Roma, la costruzione sostenibile di nuovi edifici farebbe risparmiare ogni anno il 65 per cento sulla bolletta e ridurrebbe del 21 per cento le emissioni di anidride carbonica rispetto alle costruzioni convenzionali, a fronte di un aumento del prezzo di vendita dell’1 per cento. Anche gli interventi di riqualificazione sostenibili sulle case esistenti potrebbero garantire un’efficienza energetica del 99 per cento contro il 56 per cento di quella della riqualificazione convenzionale. E la spesa annua in termini di bolletta scenderebbe del 57 per cento invece che del 23 per cento, il risparmio garantito dalla riqualificazione standard. (r.p.)
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