Amanti del silenzio, un nuovo sistema per isolarsi dal rumore

Cuffie antirumore, addio. All’università dell’Illinois stanno sviluppando un dispositivo in grado di isolarci acusticamente senza bisogno di scomodi auricolari o ingombranti cuffie. Come? Grazie a Mute, una applicazione dell’Internet of Things (IoT): utilizzando la tecnologia wireless, i rumori disturbanti vengono captati e viene elaborato in anticipo un segnale coprente in grado di annullarli. Così da farci gustare il tanto agognato silenzio.

Capita spesso: dovete concentrarvi e avete bisogno di silenzio, ma proprio in quel momento il vicino di casa decide di potare la siepe, oppure all’improvviso dall’altra parte della strada riapre il cantiere chiuso da mesi, o più banalmente i colleghi in ufficio non smettono di chiacchierare. Che fare? Oggi sul mercato esistono dispositivi in grado di attenuare o eliminare i rumori indesiderati. Si tratta di grosse cuffie o auricolari dotati di microfono che capta le onde sonore intorno a noi e in tempo reale elabora un segnale acustico uguale trasmettendolo simultaneamente al suono indesiderato nelle nostre orecchie. Risultato? Le tracce acustiche si sovrappongono e si annullano e quello che le nostre orecchie sentono è… nulla.

Un espediente efficace, ma i risultati non sono sempre ottimali e soprattutto i dispositivi hanno bisogno di occludere completamente il canale uditivo per ridurre al minimo l’ingresso dei rumori. Cuffie e auricolari di questo genere, insomma, possono non essere il massimo della comodità e, se portati per lungo tempo, potrebbero non essere particolarmente salutari.

Per questi motivi il ricercatore dell’Università dell’Illinois Sheng Shen e i suoi colleghi stanno sviluppando un sistema di cancellazione del rumore un po’ diverso. Nella ricerca, che verrà presentata alla conferenza di settore ACM Sigcomm a Budapest in questi giorni, il team spiega l’idea alla base di Mute: nell’ambiente viene posizionato un microfono in grado di rilevare i suoni indesiderati e di inviare un segnale wireless a un piccolo dispositivo indossabile, simil-auricolare. I segnali wireless, spiegano i ricercatori, viaggiano un milione di volte più velocemente delle onde sonore per cui l’auricolare riceverà informazioni sul suono da escludere molto prima che questo raggiunga l’ascoltatore, dando così il tempo per elaborare una traccia acustica migliore capace di annullare completamente il rumore senza dover bloccare completamente il canale uditivo.

Crediti: Mute, University of Illinois. Mute: Bringing IoT to Noise Cancellation

Anche se ci sono alcune limitazioni (per esempio il microfono deve trovarsi tra la fonte del rumore e l’ascoltatore, e se il disturbo proviene da più direzioni devono esserci più microfoni dislocati nello spazio), Mute ha ricevuto riscontri positivi durante i test, ossia ha fornito un’esperienza migliore a confronto con quella di altri dispositivi attualmente disponibili.

Per i suoi ideatori Mute “è destinato a cambiare il modo in cui pensiamo alla tecnologia di annullamento del rumore, un modo in cui le reti di sensori IoT si coordinano per consentire ambienti più silenziosi e più confortevoli”.

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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