Anestesia, la caffeina svela il rischio di ipertermia maligna

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Un’iniezione intramuscolare di caffeina può rivelare il rischio di avere una pericolosa reazione all’anestesia. La scoperta è di un gruppo di scienziati tedeschi che ha sviluppato un test non invasivo per individuare le persone predisposte a questa complicazione, detta ipertermia maligna. Che si manifesta con l’irrigidimento dei muscoli, l’accelerazione del metabolismo e un brusco innalzamento della temperatura, e che può essere fatale.

I ricercatori hanno studiato cosa succede nelle fibre muscolari delle persone affette da questa patologia in seguito all’anestesia. E, come spiegano in un articolo pubblicato su The Lancet, hanno osservato un rilascio incontrollato di calcio che determina un’eccessiva produzione di anidride carbonica. Cosa che si verifica anche in seguito all’assunzione di caffeina. E così hanno pensato di testare un gruppo di volontari facendo loro un’iniezione di caffeina nel gluteo.

In tutti i pazienti affetti da ipertermia maligna si è verificato un significativo aumento temporaneo della anidride carbonica, mentre nelle persone non affette l’iniezione non causava nessuna variazione. I ricercatori hanno inoltre constatato che l’anidride carbonica torna rapidamente alla normalità e senza effetti collaterali. E ritengono quindi che questo semplice metodo possa essere messo a punto per sostituire il test attualmente in uso, che consiste in una biopsia del muscolo. (v.n.)

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